PRIMA DI PARTIRE
AZIONE
ALCUNI DISTURBI MENTALI
Home
>
affrontare e gestire la paternità/maternità
FASI DIFFICILI DELLA VITA
GESTIRE LA RELAZIONE CON I FIGLI
Un saggio adagio recita che “Il mestiere di genitore è il più difficile che ci sia”. Ed in effetti chiunque ha
sperimentato questo ruolo sa quanto sia difficile instaurare un rapporto equilibrato con i propri figli che sia da una
parte educativo e, dall’altra, non esageratamente autoritario e comunque rispettoso delle loro identità e libertà.
Del
resto
agire
su
soggetti
verso
cui
esiste
una
fortissima
affettività
ci
mette
nella
condizione
di
non
essere
sempre
lucidi
.
E,
non
da
ultimo,
i
nostri
ragazzi,
soprattutto
in
alcune
fasi
della
loro
vita
(tra
tutte
sicuramente
va
sottolineata quella adolescenziale), ce la mettono tutta per metterci in difficoltà.
Svariati
elementi
concorrono
a
determinare
queste
complicazioni.
Primo
fra
tutti
è
il
gap
anagrafico
:
i
genitori
ritengono
di
avere
acquisito
una
certa
saggezza
che
corrisponde
automaticamente
ad
avere
sempre
ragione,
i
figli
invece li incolpano di essere “vecchi” e di avere concezioni di vita arretrate e desuete.
Ma un altro elemento di frizione è indubbiamente anche la diversità di ruoli che vedono i genitori impegnati
all’educazione dei propri figli, che non di rado sfocia in autoritarismo ed imposizione, in contrasto con un’esigenza
di autonomia mostrata dai ragazzi che però spesso non si rendono conto di essere ancora acerbi e di avere bisogno
dei consigli di chi ne sa più di loro.
Non dimentichiamoci infine che per molti padri e madri, il cui attaccamento ai figli è molto forte (talvolta quasi
patologico), la fase che in psicologia viene denominata “svincolo”, ovvero quando il figlio è (o dovrebbe essere)
ormai pronto per affrontare il mondo stando sulle sue gambe ed uscendo dalla protezione parentale stretta, viene
vissuto come un enorme trauma e dolore. Tutto sembra perdere di significato in quanto il progetto genitoriale
rappresentava di fatto l’unica ragione di vita.
Ecco,
in
queste
fasi
(così
come
in
molte
altre
che
qui
non
citiamo)
in
cui
si
avverte
maggiore
debolezza
e
confusione
(e
che
poi
spesso
corrispondono
ai
momenti
di
maggiore
conflitto
o,
peggio,
apatia),
può
essere
molto
utile
avvalersi
del
sostegno
di
uno
psicologo
che,
grazie
ad
un
ascolto
attento
e
professionale,
può
restituire
sia
ai
genitori
che
anche
ai
ragazzi,
elementi
di
riflessione
individuale
e
congiunta
sui
quali
avviare
nuove
e
migliori
dinamiche relazionali.
Questo sito NON utilizza cookies
Copyright 2019 © Gabriele Gramaglia - tutti i diritti sono riservati
Per scoprire le aree di intervento di questo Studio di Psicologia per i
problemi legati alla genitorialità
clicca qui >